Mammadimerda a teatro per sensibilizzare i genitori sull’utilizzo responsabile dei social da parte degli adolescenti. Si ride parecchio, si impara di più
Francesca Fiore e Sarah Malnerich in pochi anni hanno fatto una rivoluzione sul web. Le due mamme, una torinese l’altra romana, conosciute su Instagram come mammadimerda, sdoganano ogni giorno con grande ironia tutti gli stereotipi legati alla maternità, al dover fare e fare di più, essere prestanti, all’altezza, attente a tutto, dall’alimentazione dei figli all’organizzazione di sport-attività-scuola. Il non farcela come stile di vita è il motto che portano avanti con successo. Perché, appunto, non solo non dobbiamo farcela a tutti i costi, ma ci aiuta a vivere con molta più leggerezza. Ma con il tour estivo in corso, partito il 5 giugno per tutta l’Italia, Uno Spettacolo Esecrabile al Sole (si ride parecchio e si riflette ancora di più, invitati tutti i mariti), si trasformeranno anche in Mammadimeta, con uno sketch tutto dedicato alla consapevolezza sull’uso dei social per i genitori. Perché, inutile negarlo, di fronte a figli nativi digitali, siamo tutti in difficoltà a capire che cosa fare, a che età, quanto tempo permettere di usare le piattaforme, in che modo schivare i pericoli e fare in modo che li utilizzino, certo che devono farlo una volta adolescenti, ma nella totale sicurezza.
L’idea di coinvolgere le mamme social è stata di Meta, che ha creato una guida Instagram per spiegare a genitori e adolescenti quali strumenti ci sono per un uso più sicuro della piattaforma. Ancora una volta, la performance di Sarah e Francesca condurrà gli spettatori in una riflessione sulle tematiche più discusse dei giorni nostri, dalla condizione femminile al tema del gender pay gap. Per la prima volta però, le autrici aggiungono allo show un ulteriore spunto di riflessione, quello del ruolo di genitori e figli quando si tratta di digitale.
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Con uno speciale sketch, la coppia Mammadimerda metterà in scena con ironia e sarcasmo situazioni comuni che i genitori potrebbero trovarsi ad affrontare quando si parla di social media, ma con l’obiettivo più profondo di portare i genitori ad interrogarsi e a voler comprendere meglio come guidare i loro figli verso un utilizzo consapevole delle piattaforme. Garantire la sicurezza online è da una priorità per Meta, che si impegna a garantire alle persone, soprattutto agli adolescenti, uno spazio sicuro in cui potersi connettere ed esprimere. Tuttavia, un utilizzo sano e corretto dei social passa anche dalla conoscenza del mezzo ed è per questo che Meta ha deciso di incrementare gli sforzi nell’educazione alla sicurezza online dei più giovani, così come dei genitori che li accompagnano nella vita di tutti i giorni.
«L’obiettivo è quello di sensibilizzare gli adulti e fornirgli gli strumenti necessari per avvicinarsi ai ragazzi, comprendere le loro esperienze e guidarli verso un’esperienza positiva sui social. Durante il tour teatrale, in uno momento parecchio divertente, condividiamo gli strumenti dedicati a genitori e ragazzi per un uso sicuro e consapevole delle piattaforme. Credo che molti genitori boomer, come noi, non erano a conoscenza di queste funzioni” spiega Sarah.
Prima regola non vietarli, spiega invece Francesca. «I social sono un luogo per noi e per loro, non possiamo priobirli, ma accompagnare i nostri ragazzi, così come un tempo i nostri genitori ci davano dritte quando da soli prendevano il primo bus per la passeggiata in centro. Ho una figlia di 13 anni e mi sono accorta di non sapere molte cose dei social, di essere inesperta, di non saper gestire bene una figlia alle prese con i balletti su Tik Tok e le storie su Instagram. È un modo per capirci di più, essere pronti quando i figli si affacceranno ai social».
Fidandosi anche dei ragazzi, da cui possiamo solo imparare: «La fiducia è alla base di tutto, e un divieto li metterebbe ancora più in pericolo, ma da genitori dobbiamo spiegare loro cosa significhi bloccare qualcuno, applicare restrizioni, nascondere parole e contenuti sgraditi, limitare il tempo di utilizzo», continua Sarah, che offre anche uno spunto per gli adulti. «Le regole sono certamente utili per gli adolescenti, ma lo sono anche per noi, che d’altra parte passiamo tantissimo tempo, forse anche troppo, sui social. Vedo persone adulte usarli in modo cattivo, che diventano leoni da tastiera con commenti beceri. Usano i social in modo scollato dalla realtà, c’è una totale diseducazione trasversale, ma siamo in tempo a recuperare. Anche io in passato ho sbagliato a inserire alcuni contenuti, alimentando polemiche, ma oggi la mia posizione è di aspettare a scrivere frasi di cui potermi pentire». Dunque prediamo appunti, tutti.
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Francesca Fiore, già Mdm1, 39 anni, mamma di due erinni di 13 e 10, vive a Torino. Fondatrice di @Mammadimerda, reduce da due fallimenti imprenditoriali, ora si sente pronta per raccogliere un successo, volesse il cielo. Anziché il terzo figlio, ha partorito con Sarah la Mdm srl, con cui propongono format di divulgazione e intrattenimento per convincere che la parità di genere fa bene a tutti, e contribuire così al cambiamento.
Sarah Malnerich, Mdm2, 39 anni per sempre (ne ha 43), romana, ma di chiare origini barbariche, a vent’anni approda nelle valli del Canavese, dove se non parli il piemontese non esisti. Infatti, non esiste. A Torino nasce sua figlia e con lei la voglia di fare cose inaudite. Coltiva scarpe e, insieme a Francesca, la loro azienda, con meno difficoltà di crescere dei figli in Italia.
Articolo di Benedetta Sangirardi