Cascina Martesana è uno spazio privato che torna a essere pubblico, aperto ai cittadini: è iniziato a luglio 2014 il recupero (da parte di tre giovani impresari
creativi) di un meraviglioso rudere nel verde del parco della Martesana, affacciato sul Naviglio Piccolo, a Milano ma lontano dal rumore e dalla frenesia della città. Parole chiave: condivisione, attenzione al territorio e differenziazione delle proposte.
Sopra la più antica piscina all’aperto di Milano, conosciuta come il Bagnin de Gorla, è nata la galleria espositiva, un nuovo luogo di aggregazione per il quartiere e la città intera, con l’obiettivo di riqualificare una zona periferica attraverso un punto d’ incontro per i cittadini e per le realtà già attive.
A partire dall’1 aprile 2016 la galleria El Bagnin De Gorla ospiterà il percorso fotografico triennale Altri Mondi, che vedrà il susseguirsi di artisti con cadenza bisettimale o trisettimanale, selezionati da un bando di concorso con diverse tematiche stagionali:
L’accesso al chiosco e alla mostra fotografica è sempre libero, una parte degli spazi è invece dedicata alle attività dell’associazione ETC Ecologia Turismo Cultura e per accedervi è necessario contribuire con la quota associativa annuale di 5€.
A disposizione di tutti i soci: salotto e amache, griglie e tavolate, ping pong e calcio balilla, incontri, musica, corsi e laboratori. Il programma è sempre aggiornato nel calendario e gli approfondimenti nella sezione notizie sul sito www.cascinamartesana.com
Tutti i soci possono proporre un evento e viceversa per proporre un evento è necessario essere soci.
Il giardino nascosto
L’area verde inutilizzata di ca. 600 mq, compresa tra via Luigi Bertelli e via Stamira D’Ancona, accanto all’area cani all’inizio del Parco della Martesana, è stata recuperata e pronta per essere restituita alla comunità: uno spazio di aggregazione sociale, di condivisione e scambio, che attualmente giace abbandonato.
Un nuovo giardino per un quartiere altamente popolato, ricco di generazioni e culture differenti in cui si avverte la necessità di luoghi di condivisione: la cittadinanza e le associazioni di zona sono coinvolte nella progettazione e nella gestione del giardino, inteso come luogo di socialità, di attività collettive, di cultura, di cittadinanza attiva e di cura e rispetto per l’ambiente.
Un giardino polifunzionale, laboratorio di idee, con la partecipazione di scuole, centri di ortoterapia, gruppi e associazioni attraverso corsi, workshop ed attività varie.
Il progetto prevede la creazione di:
Il progetto prevede inoltre alcune attività quali yoga, cinema nell’orto, corsi di agricoltura ed ecologia, ortoterapia, letture teatrali, musica, pranzi, merende e momenti di convivialità.
Gli obiettivi del progetto sono: