Lo abbiamo compreso a fondo proprio durante il lockdown: la natura ha un ruolo fondamentale nelle nostre vite. Quanto ci è mancata in quei mesi di quarantena! Eppure, quando la vita ha i suoi normali ritmi, non sempre si ha il tempo (o le possibilità) per viverla al 100% e questo, soprattutto nei bimbi, causa il Deficit di Natura.
Giocare sotto la pioggia, osservare un pezzo di prato con una lente di ingrandimento, seguire il percorso delle formiche, cogliere e assaggiare un frutto da un albero, trovare la strada di casa solo con una mappa e una bussola. Queste e molte altre cose sarebbero tutte da fare prima degli 11 anni per non perdere il prezioso rapporto che, tutti, dovremmo avere con la terra che ci ospita. Il nostro Pianeta. A leggerle sembrano un lungo elenco di ovvietà, eppure queste sono cose che un po’ si sono perse e che, in alcuni casi, i nostri figli mai hanno provato a fare: un po’ perché, lo sappiamo, oramai la vita di tutti è sempre più frenetica; un po’ perché gli spazi verdi sono sempre meno e anche un po’ perché, ammettiamolo, le nuove generazioni sono attratte da giochi molto diversi da quelli a cui, probabilmente, eravamo abituate noi.
La nostra infanzia, fatta di giochi nei cortili. La loro, fatta più di robotica e giochi interattivi. Ecco perché negli ultimi anni sempre più si parla di Deficit di Natura, che colpisce soprattutto i bambini.
Cos’è? Si tratta di un disturbo studiato da medici e ricercatori che hanno osservato l’impatto dell’ambiente sui più piccoli, che sono fortemente influenzati anche a livello genetico dall’ecosistema in cui crescono e sono più a contatto. I bambini che vivono in aree prive di spazi verdi adeguati o ai quali non viene garantito l’accesso a luoghi naturali può essere associato a deficit dell’attenzione, difficoltà a socializzare, a problemi dell’apparato respiratorio, sovrappeso e obesità e disordini metabolici.
E dato che, come ci ripetiamo spesso, i bambini di oggi sono gli adulti di domani, se vogliamo garantire loro un posto migliore dove vivere dovremmo iniziare fin da subito ad educarli al rispetto della natura, insegnando loro a conoscerla e viverla in tutti i suoi aspetti. Ecco perché il National Trust ha stilato una lista di 50 cose da fare prima degli 11 anni per recuperare il Deficit di Natura e recuperare e salvaguardare così il rapporto con il nostro Pianeta.
Costruire e mantenere una relazione con la natura è importante fin da piccoli perché la natura offre tantissimi stimoli per giocare e divertirsi, per scoprire ed esplorare, per ricercare e vivere avventure. Ma dato che essere genitori implica anche essere dei modelli a cui i bambini si posso ispirare, vogliamo condividere con voi l’infografica realizzata da WWF sulle 50 cose da fare prima degli 11 anni: voi le avete provate tutte queste esperienze? O vi manca qualcosa? Questa potrebbe essere l’occasione per aggiornare la lista proprio insieme ai vostri bambini.
Arrampicarsi su un albero
Far rimbalzare i sassi sull’acqua
Giocare sotto la pioggia
Costruire un rifugio nel bosco o sulla spiaggia
Fischiare usando un filo d’erba
Costruire e far volare un aquilone
Fare un pic-nic in natura
Giocare con le onde
Rotolarsi da una collina
Fare un pupazzo di neve
Andare in un posto lontano con la bici
Seguire un sentiero nel bosco
Cercare la sorgente o la foce di un fiume
Osservare i granelli di sabbia con uno stereoscopio
Scalare una collina
Osservare un fondale marino con pinne e maschera
Osservare un pezzo di prato con una lente d’ingrandimento
Organizzare una caccia al tesoro in natura
Fare fotografie di posti innevati
Ascoltare il verso di 10 animali dal vivo e descriverlo
Visitare una fattoria
Esplorare una caverna
Cercare castagne
Osservare le conchiglie in mare
Visitare una città sconosciuta
Andare in una riserva naturale
Usare la bussola
Osservare le stelle e cercare le stelle cadenti
Cercare le tracce di animali
Seguire il percorso delle formiche
Piantare un seme e osservare la sua crescita
Fare un erbario
Usare un manuale per il riconoscimento degli alberi
Scoprire tutto ciò che si trova in uno stagno
Creare una mangiatoia per uccelli e osservare le abitudini
Realizzare il proprio taccuino del naturalista
Costruire una bat-box
Cogliere e assaggiare un frutto dell’albero
Costruire uno strumento per misurare il vento e la pioggia
Raccogliere tutte le sfumature di colore delle foglie d’autunno
Andare in campeggio con la tenda
Trovare la strada di casa usando solo mappa e bussola
Andare a cavallo
Andare in canoa
Aspettare l’alba sulla spiaggia
Tenere in mano un insetto “spaventoso”
Arrampicarsi sui massi
Camminare nella neve
Prendere il pedalò e fare i tuffi
Preparare da soli lo zaino per andare in natura
Responsabile editoriale – Mumadvisor