Nei primi mesi di vita del bambino, il ciuccio, per noi mamme a volte può essere una salvezza. Quando poi nostro figlio cresce, e noi non riusciamo a fargli capire che è ora di non usarlo più, diventa un incubo. Ma allora, il ciuccio è meglio darlo oppure no?
Il ciuccio è un grande alleato per noi e un oggetto di conforto, coccola e consolazione per i nostri bambini ma c’è sempre il dubbio: meglio utilizzarlo o meglio evitarlo? Vediamo insieme le cose essenziali da sapere sul ciuccio.
Il ciuccio ci viene in soccorso durante i primi mesi di vita del bambino e quindi ecco i suoi vantaggi principali:
abbassa i livelli di stress del piccolo
la suzione diminuisce il rischio di SIDS (Sudden Infant Death Syndrome o morte in culla)
non interferisce con i ritmi di sonno del bambino anzi la suzione dona serenità durante la notte
Entro massimo i 2/3 anni il ciuccio va tolto perché uso prolungato può essere dannoso per i denti (come dicono i dentisti di malaocclusione) con problemi di alterato allineamento dei denti e talvolta anche al palato
La nostra dentista, la Dottoressa Barbara Motta, ci ha spiegato nel dettaglio quali sono i problemi legati all’uso prolungato del ciuccio. Clicca qui per leggere il suo articolo.
Durante i microrisvegli se il bambino ha perso il ciuccio cercherà mamma o papà per riaverlo! Quindi se il bimbo si abitua al ciuccio nel momento dell’addormentamento lo reclamerà piangendo nel corso della notte in caso di perdita (un po’ come se ci togliessero improvvisamente il cuscino di notte! Cosa faremmo?).
Un piccolo percorso può venire in nostro soccorso se ci troviamo nella situazione in cui il bambino è abituato al ciuccio e quando lo perde durante un microrisveglio ha bisogno del vostro aiuto per trovarlo.
Ecco cosa fare:
1- Mettere il ciuccio direttamente nella mano del bambino: questo lo “allenerà” a metterselo in bocca da solo e sarà quindi più facile per lui farlo di notte;
2- Indicare il ciuccio nella culla così che lo inizi a individuare da solo; potete come secondo step guidare in modo dolce la sua manina verso il ciuccio aiutandolo soprattutto all’inizio;
3-mettere tanti ciucci nella culla in modo che abbia più chance di trovarli da solo.
Il mio consiglio è di iniziare tra i 6 e i 24 mesi di vita e non superare i 3 anni. Parlando invece del “come” è importante partire da una considerazione molto molto importante: il ciuccio (come anche il seno) non può essere il solo strumento con cui il bambino si consola. È infatti vero che il ciuccio dà serenità e calma ma non deve diventare l’unico modo in cui si alleviano le ansie e le paure che il bambino prova.
Quando state per togliere il ciuccio si può cominciare dedicandosi durante il giorno (ma anche durante la notte) a coccole, abbracci e tenere stretto il bambino, insomma triplicate coccole e carezze, ma facendo attenzione di non creare un abitudine nuova per l’addormentamento. Ogni mamma conosce le paure e le ansie del bambino e come calmare con dolcezza e amore. E anche questo cambiamento avverrà piano piano con successo.
Alexis Granelli
Consulente del sonno di neonati e bambini // dolcedreamers.com