La carie è ancora oggi una malattia molto diffusa soprattutto nei bambini, ma agendo su più fronti è possibile prevenirla. Modificare le abitudine alimentari, migliorare l’igiene orale ed eseguire visite regolari dal dentista, possono infatti diminuire l’insorgenza di questa patologia in maniera significativa.
La carie è ancora oggi una delle malattie croniche più diffuse al mondo. La sua origine multifattoriale rende indispensabile, per poterla contrastare, un’azione su più fronti.
La carie origina infatti come conseguenza dalla complessa interazione, nel tempo, tra batteri della bocca, carboidrati e ospite.
I batteri cariogeni presenti nel cavo orale utilizzano gli zuccheri che introduciamo con l’alimentazione per vivere e moltiplicarsi, producendo come sostanze di scarto degli acidi che vanno ad attaccare lo smalto dei denti provocando la carie.
Vediamo qual è il ruolo di ognuno di questi fattori e cosa possiamo modificare.
Non tutti gli alimenti hanno lo stesso potere cariogeno, i più pericolosi sono gli zuccheri semplici, come per esempio il saccarosio e il glucosio, sostanze che possono essere presenti anche in cibi che non hanno un sapore dolce come alcuni snack industriali.
Il loro potere cariogeno dipende dalla concentrazione in cui sono presenti nell’alimento, dalla loro viscosità, ossia da quanto sono appiccicosi, dal tempo in cui rimangono nel cavo orale e dalle frequenza di assunzione.
Assumere cibi contenenti zuccheri semplici per più di 4 volte volte al giorno fuori pasto aumenta fortemente il rischio carie.
Consumarli con frequenza elevata, infatti, riduce l’azione dei sistemi tampone della saliva e diminuisce la loro capacità di contrastare gli acidi prodotti dai batteri e quindi di impedire la demineralizzazione del dente.
Per cui per prevenire lo sviluppo della carie è meglio prediligere cibi che non contengono elevate concentrazioni di zucchero, non troppo appiccicosi, ed evitare di assumerli fuori pasto, eliminando alcune abitudini particolarmente dannose come mangiare caramelle o bere bevande zuccherate durante il corso della giornata o, per i più piccoli, utilizzare il ciuccio con il miele o il biberon con bevande dolcificate per tutta la notte.
Nella prevenzione della carie l’altra importante arma che abbiamo a disposizione è l’igiene orale.
Idealmente dovremmo lavarci i denti ogni volta che consumiamo degli zuccheri semplici. Se questo non è possibile è assolutamente necessario lavarli almeno due volte al giorno, mattino e sera, di cui il lavaggio serale è sicuramente il più importante, poiché di notte abbiamo una riduzione del flusso salivare e quindi una minore azione protettiva da parte della saliva.
Fin da piccoli è necessario utilizzare un dentifricio fluorato o rimineralizzante, il quantitativo di fluoro e la dose di dentifricio da utilizzare dipendono dall’età del bambino.
Dai 3 anni, se il bambino lo gradisce, è possibile utilizzare lo spazzolino elettrico.
Dai 6 anni è possibile introdurre il collutorio.
Dagli 8-9 anni l’utilizzo del filo interdentale.
Eseguire visite regolari dal dentista è importantissimo, perché oltre a diagnosticare per tempo eventuali carie, saprà dare indicazioni sulla cariorecettività del bambino, ossia sulla predisposizione del bambino allo sviluppo della patologia cariosa.
La frequenza con cui eseguire le visite è stabilita dal dentista e dipende dal bambino, e può variare da un minimo di 1 a 4 volte l’anno.
In caso di cariorecettività il professionista saprà consigliare una serie di manovre di prevenzione aggiuntive, come per esempio le sigillature dei solchi, l’applicazione di mousse, gel o vernici fluorate, da eseguire sia in studio che a casa.
Dottoressa Barbara Motta
Sono una dentista specialista in Ortodonzia.
Mi occupo con passione di ortodonzia pediatrica, degli adulti ed estetica, anche attraverso la metodica con allineatori trasparenti /Lavoro a Milano e sono mamma di Maria Sole e Leonardo, due bambini che hanno arricchito la mia vita e mi hanno permesso di integrare la mia esperienza professionale con quella di mamma / Seguimi sul mio profilo Instagram